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Proporzione globale di disturbi alimentari nei bambini e negli adolescenti

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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i disturbi alimentari sono un problema di salute globale e possono verificarsi in tutte le fasce d’età, inclusi i bambini e gli adolescenti.

Tuttavia, le stime sulla prevalenza dei disturbi alimentari nei bambini e negli adolescenti possono variare in base alla definizione utilizzata, alla popolazione di riferimento e alla metodologia di rilevamento.

Alcuni studi suggeriscono che i disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder), sono meno comuni nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti. Tuttavia, altri studi hanno riportato che i disturbi alimentari possono iniziare già in età pediatrica e che l’insorgenza precoce può aumentare il rischio di sviluppare disturbi alimentari più gravi in età adulta.

In generale, la ricerca suggerisce che i disturbi alimentari sono più comuni nelle ragazze adolescenti rispetto ai ragazzi adolescenti. Inoltre, i disturbi alimentari sono più comuni tra le popolazioni che vivono in paesi industrializzati.

In sintesi, la prevalenza dei disturbi alimentari nei bambini e negli adolescenti può variare in base alla definizione utilizzata e alla popolazione di riferimento. Tuttavia, i disturbi alimentari rappresentano un problema di salute globale e possono verificarsi in tutte le fasce d’età, inclusi i bambini e gli adolescenti.

E proprio oggi sulla prestigiosa rivista JAMA Pediatrics è stata pubblicata una revisione attuariale degli studi in materia che riportano i dati da oltre 16 paesi nel mondo.

Le prove disponibili da 32 studi comprendenti ampi campioni provenienti da 16 paesi hanno mostrato che circa il 22% dei bambini e degli adolescenti ha mostrato un’alimentazione disordinata secondo lo strumento SCOFF. La proporzione di disordini alimentari è stata ulteriormente elevata tra le ragazze così come con l’aumentare dell’età e del BMI. Questa percentuale elevata è preoccupante dal punto di vista della salute pubblica e sottolinea la necessità di attuare strategie per la prevenzione dei disturbi alimentari. 

L’articolo completo è disponibile e consultabile cliccando qui.

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